L’approccio Snoezelen viene applicato su soggetti con gravi carenze fisiche, intellettive e comportamentali tramite stimolazioni multi-sensoriali rese possibili organizzando un ambiente o stanza multi-sensoriale avvolgente, accogliente e appositamente progettata.

La stanza magica, come viene chiamata dagli studiosi del Don Gnocchi di Milano, è un ambiente idoneo a stimolare i cinque sensi tramite effetti luminosi, musicali, uditivi, tattili e aromatici tipico di quello che viene chiamato Metodo Snoezelen. Il metodo oggi diffuso in tutto il mondo, è nato in Olanda negli anni 70 da due terapisti ed è la contrazione di due parola olandesi che si possono tradurre in esplorare e rilassarsi.

La stanza non è solo un ambiente ricco di stimoli luminosi, sonori e tattili ma è un ambiente che possiamo vedere come ricco di scelte; infatti è la persona stessa a guidare l’operatore verso gli stimoli da cui è maggiormente colpito. La magia è la possibilità di essere protagonisti di scoperte e beneficiari di rilassamento e benessere.

Attualmente a Verona esistono tre centri che accolgono stanze Snoezelen, il Cerris, Il Fortunata Gresner (primo centro patrocinato dal Rotary) e il Don Calabria.

Il metodo ha trovato a Verona una sua identità nel 2007 come espressione di un service Rotariano comune a i tutti i club di Verona e Provincia.

Per non disperdere il grande sforzo economico e l’impegno sociale raggiunto si è istituita un’associazione per la diffusione di questo metodo.

Da anni l’associazione è impegnata a sostenere un fattivo supporto sostenendo l’attività riabilitativa e terapeutica presso il Cerris (uls 20) caratteristica fondamentale di questa struttura. In questo senso pensiamo che l’attività sostenuta abbiamo un forte valore di servizio e di utilità sociale.

Alla Stanza Snoezelen o  più comprensibilmente stanza magica, dal 2010 abbiamo coniugato l’utilizzo di musicoterapia all’interno dello spazio multisensoriale. L’impegno e la dedizione verso gli ospiti dell’istituto è stata dedicata a Leonardo Palmieri istituendo una borsa di studio che continua nel tempo arricchendola sempre di nuove esperienze e ricerche nel campo della disabilità.

Ti accludo pertanto l’estratto dell’ultimo impegno che abbiamo svolto in questo anno con la speranza di proseguire con l’aiuto concreto di cui mi parli per apportare continue utilità all’impegno finora svolto.

Ti mando Tanti Saluti

Gianluigi Fanchiotti